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QWAN KI DO

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Gli atleti 2009-2010

VIENI A TROVARCI

Gli allenamenti si effettuano il Mercoledì e il Sabato presso la Palestra delle Scuole Medie nei seguenti orari:

 

ARMI

LEZIONE

BAMBINI 4 ÷ 11 anni

Sabato 15:30 ÷ 16:00

Sabato 14:30 ÷ 15:30

ADULTI



Sabato 15:30 ÷ 16:00

Mercoledì 20:00 ÷ 21:40
Sabato 16:00 ÷ 17:30

Le iscrizioni sono aperte tutto l'anno. Vi aspettiamo!

 

Le ORIGINI del QWAN KI DO

Il Qwan Ki Do (Qwankido, Quan Khi Dao) è un'arte marziale che trova le sue radici nella storia delle arti di combattimento cino-Vietnamite. L'attività si basa sulle pratiche tradizionali ma si è anche arricchita di diverse forme di competizione sportiva moderne, come il combattimento a mani nude o con armi e le prestazioni tecniche da soli o in coppia.

I principali fondamenti tecnico-tattici del metodo sono stati introdotti in Francia dal Maestro Pham Xuân Tong nel 1968. Questi fondamenti gli furono trasmessi dal Maestro cinese Châu Quan Ky (1895-1968), che diresse la scuola degli artigli della tigre e della gru del monte Nga aperta a Gia Ðinh (Viêtnam) nel 1961. Il metodo insegnato dal Maestro Châu Quan Ky si è molto evoluto dalla sua introduzione in Francia. Esso ha subito delle influenze Vietnamite ed occidentali innegabili. Le influenze Vietnamite provengono essenzialmente dagli apporti realizzati dal Maestro Pham Xuân Tong a partire dalle conoscenze acquisite in Vietnam ed in Francia presso degli esperti Vietnamiti. Le influenze occidentali in quanto tali provengono dalle conoscenze concernenti i metodi d'allenamento sportivo sviluppati dalle scienze dello sport.

Il Qwan Ki Do (o Qwankido) utilizza delle tecniche di percussione (piedi pugni gomiti ginocchio), delle tecniche di presa (immobilizzazioni, proiezioni), tecniche di spazzamento, armi varie (bastone lungo, bastoni corti, sciabola, coupe-coupe, Long-Gian, bastone triplo, catena, coltello a rondine, coltello a farfalla, ventaglio, ascia, alabarda,...). Queste tecniche sono espresse nei concatenamenti codificati singoli (Quyen) e in coppia (Song Luyen) e nei combattimenti. Le competizioni attualmente accolgono le seguenti categorie: tecniche, combattimento piedi-pugni, combattimento con Long-Gian, combattimento con bastone lungo.

 

IL SIGNIFICATO DEL NOME

Qwan deriva dal nome del maestro di Pham Xuan Tong; Ki significa energia; Do significa la via.

Il Qwan Ki Do, come tutte le arti marziali, è anche un modo di vivere. La pratica del Qwan Ki Do assicura un miglioramento della concentrazione spesso insospettata. Questa disciplina fonda la sua progressione su due forme di lavoro apparentemente opposte ma complementari:

Fisica > forza e rilassamento;

Energia vitale > dopo la perfetta conoscenza della prima.

 

I 10 PRINCIPI

1. - Raggiungere l'alto livello tecnico del Qwan Ki Do coltivando lo spirito della fatica, la perseveranza, la fiducia in sé e il rispetto degli altri, conformemente allo spirito ancestrale dell'Arte Marziale.

2. - Curare il corpo e lo spirito per sé e per gli altri, non per nutrire la propria vanità e il proprio orgoglio.

3. - Praticare le virtù morali che sono alla base del Qwan Ki Do: Rettitudine d'animo, Probità, Gratitudine, Semplicità, Modestia e Tolleranza.

4. - Sviluppare il Qwan Ki Do secondo le nobili tradizioni millenarie trasmesse da Maestro a Maestro. Non tradire mai questo spirito per meschinità individuale che porta a seminare la maldicenza, la scissione o la dissidenza nel metodo.

5. - Coltivare il rispetto verso i graduati, gli insegnanti, i dirigenti e lo spirito di fratellanza tra gli associati.

6. - Considerare la pratica dei combattimenti marziali o gli assalti liberi come mezzo per progredire e non come un fine a sé.

7. - Non far uso dell'Arte Marziale che in caso di legittima difesa.

8. - Applicare rigorosamente i regolamenti stabiliti dalla World Union of Qwan Ki Do, onorare lo spirito ancestrale.

9. - Perfezionarsi attraverso l'autocritica. Frequentare i corsi assiduamente, rispettare l'igiene e le condizioni d'ammissione alle organizzazioni nazionali di Qwan Ki Do.

10. - Rispettare tutte le Arti Marziali.

 

LO STEMMA

Il Drago, nella tradizione vietnamita, rappresenta lo Spirito Cavalleresco. Se si considera che il verde e il blu siano un unico colore, il drago è raffigurato con i cinque colori dell'antica tradizione vietnamita, e più precisamente: Bianco> Purezza (sintesi di tutti i colori). Nero> Determinazione e Serietà. Giallo> Lucidità Chiaroveggenza Generosità. Rosso> Coraggio e Combattività. Verde e Blu> Bontà, Volontà, Speranza.

La maschera è composta da 5 parti:

1. La parte superiore, il "CASCO" del "VE SI", il cavaliere, nel quale vi è il "Terzo Occhio", che rappresenta la Chiaroveggenza e l'Intuizione.

2. Gli "OCCHI" che rappresentano per il loro sguardo fisso, la Rettitudine e l'Energia.

3. Il "NASO" che rappresenta la Respirazione.

4. La "BOCCA", grande e aperta, che rappresenta il Coraggio e la Perseveranza nello sforzo.

5. I "DENTI" che rappresentano la Forza.

 

     

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